Da tempo si fa un gran parlare di AI – Intelligenza Artificiale. Al di là di reperire una definizione coerente con quando indica questo termine, molti analisti e sociologi stanno mettendo in guardia sui possibili effetti negativi della AI. In occasione delle campagne elettorali, già imperversano false interviste con candidati ritoccati; a scuola lo studente arriva a chiedere lo svolgimento di un tema sul Risorgimento, non perfetto ma con gli stessi errori che potrebbe fare un ragazzo di sedici anni di media cultura; gli scrittori compongono romanzi mai pensati dalle loro menti e i poeti innalzano alle proprie amate o ai propri amati versi che neppure un Prevért avrebbe mai potuto concepire. E gli esempi potrebbero continuare, quasi a tendere all’infinito.

Ora tocca al Turismo. Iniziano a spuntare in rete siti turistici farlocchi, pieni di errori e inesattezze, con città dove sorgono monumenti abbattuti secoli fa e reliquiari preziosi mai esistiti, chiese e palazzi sempre aperti e visitabili con biglietterie che non sono mai state approntate.

E’ accaduto anche per Carignano, dove il nostro sito turistico si è moltiplicato con la AI, facendo nascere due nuovi portali turistici, falsi come Giuda e pieni di inesattezze. Mi pare inutile rivolgersi alla Polizia Postale, perchè già una volta ha risposto che non poteva fare nulla per bloccare un sito culturale il cui dominio era stato chiuso e se ne era appropriata una agenzia tedesca che, mantenendo la denominazione del vecchio sito, lo aveva bellamente trasformato in un “simpatico” e sito pornografico.

Quindi diffidate dei due portali turistici che promettono mari e monti che ho trovato in rete.

Il primo, https://carignano.neoneh.it/it/index.php scrive, tra le altre cose,

Il territorio di Carignano è caratterizzato dalla presenza di numerose colline e da una vegetazione rigogliosa, che lo rendono ideale per chi ama immergersi nella natura e fare lunghe passeggiate. Inoltre, il comune è attraversato dal fiume Sangone, che contribuisce a creare paesaggi suggestivi e rilassanti. Carignano vanta anche una ricca storia: il suo centro storico è arricchito da antiche chiese, palazzi nobiliari e resti di fortificazioni medievali, che testimoniano la sua importanza nel corso dei secoli. Tra le attrazioni principali, spicca il Castello di Carignano, un’imponente fortezza che domina la città dall’alto di una collina. La gastronomia locale è un’altra nota di merito di Carignano: qui è possibile gustare piatti tradizionali piemontesi, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità. I vini del territorio, in particolare il Barbera e il Freisa, sono tra i più apprezzati dagli intenditori.

Nella prima schermata, il portale svela il suo vero interesse: far gola a amministratori comunali, nel caso volessero investire nella promozione turistica aderendo alle richieste economiche della Neoneh. Nel cui sito non compare l’indirizzo e la cui trasparenza, leggendo il loro sito, appare acquosa. Certo che la AI ha fatto un bel pastrocchio, indicando che il Castello a Carignano è ancora esistente, che il Sangone scorre nel territorio carignanese, che la Chiesa dell’Invenzione della S. Croce possiede un prezioso reliquiario dello strumento di morte di Cristo, e che Barbera e Freisa (che abbondano invero negli scaffali dei negozi e dei market carignanesi) sarebbero i migliori vini del territorio (quale?).

Il secondo portale, più sfacciato perchè copia il nostro dominio (https://www.carignanoturismo.it/) pesca ad ampie mani da quello di TurismoTorino, indicando che Villa Bona è una villa storica situata nella zona collinare di Torino, che conserva intatto il fascino del passato. Uno degli elementi più affascinanti di Villa Bona sono i suoi giardini all’italiana. Questi spazi verdi non solo offrono una vista mozzafiato sulla città di Torino, ma sono anche un rifugio di pace e tranquillità. Tra sculture storiche, fontane monumentali e percorsi alberati, i giardini sono l’ideale per una passeggiata romantica o un momento di relax immersi nella natura.

Purtroppo i meravigliosi giardini di Villa Bona ormai sono un lumicino rispetto a quello che erano ancora sino agli Anni Ottanta del XX secolo. E la Villa sorge in pieno centro storico, non in collina (forse qui AI ha equivocato con Villa Primosole, già sulla collina di S. Vito e proprietà dei Bona di Carignano, ma fatta abbattere dal sen. Giovanni Agnelli). Per quanto riguarda il Duomo, rappresentato da una bella foto della Mole Antonelliana di Torino, si scrive che situata nel cuore di Carignano, la parrocchia ha attraversato molte epoche storiche, ognuna delle quali ha lasciato la propria impronta. Costruita originariamente nel XI secolo, l’architettura dell’edificio riflette vari stili, dal romanico al gotico, fino al barocco. … Per il resto si susseguono luoghi comuni, inesattezze, leggende metropolitane per rendere più appetibile la visita a uno dei capolavori del tardobarocco, che non ha più nulla dell’architettura romanica e gotica (AI ha miscelato tutte le informazioni in rete, per cui forse le famose formelle in terracotta dell’antico portale quattrocentesco si sono trasformate “in stile architettonico”).

Quindi diffidiamo della AI e soprattutto di chi genera portali turistici o culturali ingolfati di falsità. Il lavoro degli “artigiani della Storia” e dei Volontari dei Beni Culturali di “Progetto Cultura e Turismo”, con le loro continue ricerche, contribuiscono a migliorare e arricchire l’unico vero portale turistico per molti Comuni della grande pianura a sud di Torino, il nostro: www.carignanoturismo.org.

Alle prossime perle di saggezza.

Paolo

La cretineria artificiale al servizio del Turismo

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