Attivo durante la prima metà del XIX secolo, Joseph Mallord William Turner (1775-1851) è considerato uno degli artisti britannici più amati e conosciuti, grazie alla notevole varietà di dipinti paesaggistici, alla straordinaria inventiva e all’uso espressivo del colore. La sua carriera si sviluppò all’interno della corrente del Romanticismo che vide i pittori allontanarsi da soggetti artistici vincolanti e dalla manipolazione controllata del periodo neoclassico per arrivare a sviluppare un linguaggio figurativo molto più personale. La bella mostra in corso alla Reggia di Venaria Reale ha consentito l’esposizione del Taccuino “Torino, Como, Lugarno, Maggiore” del 1819. In quell’anno, prima di partire per il suo tour italiano, Turner si fece consigliare dall’amico architetto James Hakewill il miglior tragitto per raggiungere Roma partendo dall’Inghilterra. Il percorso non prevedeva Torino, ma Turner forzò l’itinerario e si recò nella capitale sabauda. Nel 1802 era già stato in Val d’aosta ma non potè raggiungere Torino nonostante fosse solo a un giorno di viaggio da Aosta. Con caparbia, quindi, decise di scegliere Torino come prima tappa del suo Gran Tour. Il taccuinetto era pensato per stare in tasca, quindi era di piccole dimensioni: disegnò a matita molti dei luoghi frequentati in Piemonte, tra cui Trofarello, Moncalieri e Torino. Il suo scopo era documentare e memorizzare le principali caratteristiche di un paesaggio e dei suoi edifici.
Pubblichiamo quindi due schizzi di Moncalieri, la piazza Maggiore (oggi Piazza Vittorio Emanuele II) e il castello sabaudo.